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Archivio per 2014

(Aspettando lunedi…) Una sintesi su che significa la finalità di terrorismo contro i notav

3 Maggio 2014 Commenti chiusi

Questo testo è una sintesi delle riflessioni rivolte al terrorismo e vuole in particolare affrontare la questione della finalità  di terrorismo attraverso la quale hanno arrestato quattro compagni e compagne NoTav incarcerati in regime di alta sorveglianza e vogliono proseguire la criminalizzazione del movimento. È apparso sul sito http://notavbrennero.info per far circolare informazioni e promuovere la mobilitazione di Torino del 10 maggio prossimo in solidarietà agli arrestati.

Prison Break Project pubblicherà inoltre, a partire da lunedì 5 maggio, un articolato intervento sulla storia del reato di terrorismo. La volontà è quella di contribuire al dibattito pubblico e di movimento sul tema della repressione, a partire dalle sollecitazioni che l’attualità giudiziaria impone su chi partecipa alle lotte in Italia.
Il testo sarà diviso in tre spezzoni più brevi per agevolarne la lettura (che saranno pubblicati lunedì 5, 12 e 19 maggio) e per accompagnare simbolicamente le scadenze di questo mese di mobilitazione per la liberazione di compagni e compagne e contro la criminalizzazione della lotta notav.

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Che significa l’aggravante di terrorismo addebitata ai No Tav della Val Susa?

Prison Break Project, 3.05.14

Il 22 maggio si terrà la prima udienza del processo contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò in solidarietà ai quali è convocata la manifestazione nazionale del 10 maggio a Torino.

I quattro No TAV sono imputati perché alla fine di una manifestazione avrebbero, insieme ad altri, pesantemente danneggiato alcuni macchinari necessari allo scavo del cunicolo esplorativo nel cantiere di Chiomonte, in Val di Susa.

 I fatti contestati riguardano dunque un sabotaggio, ossia una pratica che è da sempre patrimonio dei movimenti di resistenza, come tale rivendicata e difesa dal movimento No TAV, ma che costituisce reato per l’ordinamento penale italiano.

Tuttavia, la gravità del processo in corso è costituita dal tipo di imputazione che i PM Rinaudo e Padalino hanno scelto per qualificare i fatti in questione: attentato con finalità di terrorismo, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione di armi da guerra e danneggiamento.

Come è possibile che un danneggiamento venga equiparato al terrorismo, termine che indica, nel linguaggio comune e secondo i più autorevoli studiosi, la violenza indiscriminata contro la popolazione al fine di diffondere il terrore? Chi può essere terrorizzato dal danneggiamento di una cosa? Come può un sabotaggio essere concettualmente e giuridicamente accostato a un massacro indiscriminato di civili? Prosegui la lettura…

Analisi storica del reato di terrorismo…stay tuned!

2 Maggio 2014 Commenti chiusi

Prison Break Project pubblicherà a breve su questo blog un intervento sulla storia del reato di terrorismo che viene, proprio in questi giorni, imposto su quattro compagni e compagne NoTav incarcerati in regime di alta sorveglianza dallo scorso 8 dicembre. La volontà è quella di contribuire al dibattito pubblico e di movimento sul tema della repressione, a partire dalle sollecitazioni che l’attualità giudiziaria impone su chi partecipa alle lotte in Italia.

Il testo sarà diviso in tre spezzoni più brevi per agevolarne la lettura e per accompagnare simbolicamente le scadenze di questo mese di mobilitazione per la liberazione di compagni e compagne e contro la criminalizzazione della lotta notav. Prison Break Project intende quindi pubblicare sul web quest’intervento i lunedì 5, 12 e 19 maggio prossimi per mostrare un piccolo, e speriamo utile, segno tangibile di solidarietà alle lotte contro le dinamiche repressive.

Vorremmo provare a lanciare l’idea di una pubblicazione coordinata e contemporanea dell’articolo. Ci piacerebbe infatti se alcuni siti web, condividendo l’iniziativa e i contenuti del testo, volessero pubblicarlo sul loro spazio in contemporanea con l’uscita sul blog prisonbreakproject.noblogs.org, procedendo così con una pubblicazione coordinata in diversi indirizzi per favorire la circolazione del testo.

Prisonner_PBP

Ovviamente l’iniziativa è aperta anche a tutti i siti che siano interessati che invitiamo a contattarci all’indirizzo prisonbreakproject@autoproduzioni.net . Questo nel caso a qualcuno sembri una buona idea e condivida tale minuscola iniziativa di solidarietà con la mobilitazione per la liberazione di Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia.

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Prison Break Project – Chi siamo?

29 Aprile 2014 Commenti chiusi

Prison Break Project nasce dall’esigenza di prendere parola sulle dinamiche repressive in atto e così contribuire ad una riflessione critica, rivolta principalmente ai movimenti sociali, sulle modalità per spezzare le logiche di isolamento, di limitazione dell’agibilità politica e d’imprigionamento dei corpi che la repressione impone.

Abbiamo avvertito l’urgenza di un intervento su tale ambito dopo esserci confrontati in maniera più o meno diretta con le conseguenze della stretta repressiva che si è registrata in Italia, in particolare nell’ultimo decennio. Nell’ambito della nostra partecipazione alle lotte sociali, alle quali cerchiamo nel nostro piccolo di contribuire, abbiamo conosciuto sulla pelle, nostra o dei nostri compagni e compagne, la crudezza della criminalizzazione e i suoi effetti nefasti sulla capacità organizzativa e l’efficacia delle forme di opposizione al sistema capitalista attuale. Prosegui la lettura…

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Blog – contributi a un dibattito di movimento contro la repressione

29 Aprile 2014 Commenti chiusi

fotoevasioneSUMO

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