Analisi storica del reato di terrorismo…stay tuned!

2 Maggio 2014 Commenti chiusi

Prison Break Project pubblicherà a breve su questo blog un intervento sulla storia del reato di terrorismo che viene, proprio in questi giorni, imposto su quattro compagni e compagne NoTav incarcerati in regime di alta sorveglianza dallo scorso 8 dicembre. La volontà è quella di contribuire al dibattito pubblico e di movimento sul tema della repressione, a partire dalle sollecitazioni che l’attualità giudiziaria impone su chi partecipa alle lotte in Italia.

Il testo sarà diviso in tre spezzoni più brevi per agevolarne la lettura e per accompagnare simbolicamente le scadenze di questo mese di mobilitazione per la liberazione di compagni e compagne e contro la criminalizzazione della lotta notav. Prison Break Project intende quindi pubblicare sul web quest’intervento i lunedì 5, 12 e 19 maggio prossimi per mostrare un piccolo, e speriamo utile, segno tangibile di solidarietà alle lotte contro le dinamiche repressive.

Vorremmo provare a lanciare l’idea di una pubblicazione coordinata e contemporanea dell’articolo. Ci piacerebbe infatti se alcuni siti web, condividendo l’iniziativa e i contenuti del testo, volessero pubblicarlo sul loro spazio in contemporanea con l’uscita sul blog prisonbreakproject.noblogs.org, procedendo così con una pubblicazione coordinata in diversi indirizzi per favorire la circolazione del testo.

Prisonner_PBP

Ovviamente l’iniziativa è aperta anche a tutti i siti che siano interessati che invitiamo a contattarci all’indirizzo prisonbreakproject@autoproduzioni.net . Questo nel caso a qualcuno sembri una buona idea e condivida tale minuscola iniziativa di solidarietà con la mobilitazione per la liberazione di Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia.

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Prison Break Project – Chi siamo?

29 Aprile 2014 Commenti chiusi

Prison Break Project nasce dall’esigenza di prendere parola sulle dinamiche repressive in atto e così contribuire ad una riflessione critica, rivolta principalmente ai movimenti sociali, sulle modalità per spezzare le logiche di isolamento, di limitazione dell’agibilità politica e d’imprigionamento dei corpi che la repressione impone.

Abbiamo avvertito l’urgenza di un intervento su tale ambito dopo esserci confrontati in maniera più o meno diretta con le conseguenze della stretta repressiva che si è registrata in Italia, in particolare nell’ultimo decennio. Nell’ambito della nostra partecipazione alle lotte sociali, alle quali cerchiamo nel nostro piccolo di contribuire, abbiamo conosciuto sulla pelle, nostra o dei nostri compagni e compagne, la crudezza della criminalizzazione e i suoi effetti nefasti sulla capacità organizzativa e l’efficacia delle forme di opposizione al sistema capitalista attuale. Prosegui la lettura…

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Blog – contributi a un dibattito di movimento contro la repressione

29 Aprile 2014 Commenti chiusi

fotoevasioneSUMO

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